Una storia domenicale molto interessante

omm’emmerd: oggi dovevo prendere un libro
omm’emmerd: mi sono svegliato presto
omm’emmerd: ho controllato l’indirizzo della mondadori
omm’emmerd: ho chiamato ed ho prenotato il libro
minchione (ignorato): ma oggi è domenica
omm’emmerd: sono sceso e si e’ fusa la candela del motorino
omm’emmerd: ho cambiato la candela e il motorino non e’ partito lo stesso
minchione (sempre ignorato): il motorino non vale la candela
omm’emmerd: mi sono fatto accompagnare
omm’emmerd: ma la strada era chiusa pekke c’era la domenica ecologica
omm’emmerd: la strada dall’altra parte era chiusa pekke’ uno con un suv e’ entrato in un pullman di linea
omm’emmerd: allora sono sceso a piedi
omm’emmerd: mentre andavo alla mondadori mi rendo conto che mi mancano 10 centesimi
omm’emmerd: nel frattempo al posto della mondadori trovo un negozio di roba costosa per la casa
omm’emmerd: (bestemmio)   [immaginati un cartello in bianco e nero tipo film muto]
omm’emmerd: vado a fare il bancomat
omm’emmerd: sopporto 3 ragazze che ridevano facendosi l’estratto conto
omm’emmerd: 10 minuti di ilarita’ bancaria
omm’emmerd: chiedo per la mondadori ma la gente mi guarda storto
omm’emmerd: come se stessi chiedendo “mi scusi, ma se metto un litro di benzina nella patana di mammeta, quanto fa al litro…? E poi, signore… me lo fa un gallone?”
omm’emmerd: quindi chiamo a casa
omm’emmerd: mi faccio dire l’indirizzo per bene
omm’emmerd: compro il libro
omm’emmerd: e torno a casa fischiettando “let it snow”
minchione: l’estratto conto a volte sa essere così gioioso che un ditalino ci scappa sempre
omm’emmerd: ma grasse risate
omm’emmerd: ci sara’ stata na sigla tipo 8====D

Beh in realtà non era interessante. Delusi? Bene. Intanto, i bancomat non sono tutti uguali.

Published in: on December 18, 2008 at 2:18 am  Comments (2)  

Ogni tanto ci penso

minchione: ogni tanto ci penso
minchione: e mi dico
minchione: che sei un uomo di merda
minchione: ma non te lo dico per non ferirti
minchione: uomo di merda
omm’emmerd: vedi, questa e’ la differenza tra me e te…
omm’emmerd: tu tieni tempo per pensare
omm’emmerd: immagina di dover stare sempre tipo struzzo
omm’emmerd: in un mondo dove piovono cazzi
omm’emmerd: welcome to my world, sweetie

Se ogni tanto ci pensate, eccolo, quello struzzo. Molto lontano, non c’è che dire, da quando l’omm’emmerd faceva il cellerino nel campionato russo di calcio..

Published in: on December 7, 2008 at 2:52 pm  Leave a Comment